12 cose che ho imparato e che non ho più voglia di ripetere
- Internet, in sé, non esiste: è un luogo perfettamente coincidente con la realtà fisica, ci andiamo come andiamo in ufficio, al bar o in camera da letto. L’unica vera differenza rispetto agli ambienti fisici è che ci permette di essere ubiqui e/o invisibili.
- In Rete non ci sono conversazioni diverse, è che ascolti le conversazioni di persone molto diverse da te.
- Le relazioni online sono come le relazioni offline: poche sono profonde, moltissime sono superficiali, altrettante sono opportunistiche, di maniera o false.
- La tecnologia rende possibile abilita il cambiamento, non lo genera: una persona che non ha niente da dire o da dare non diventa attiva e generosa solo perché può farlo. Spiegarglielo un’altra volta e un’altra volta è come spiegare una barzelletta se uno non ha riso la prima volta che l’hai raccontata.
- La tecnologia abilita il talento dove c’è, non lo crea.
- I nativi digitali sono abituati alla tecnologia, non consapevoli delle sue potenzialità e in quanto tali nati miracolati sulla via di Damasco: meravigliarsi o dispiacersi che usino Facebook per commentare X-Factor e non per fare la rivoluzione è come darmi un’asta e meravigliarsi se non salto da un palazzo all’altro.
- La consapevolezza dei significati di un medium (di qualunque medium) appartiene a una minoranza di professionisti. Colmare il digital divide non vuol dire far diventare tutti professionisti.
- In quanto abilitatore e non causa del cambiamento, i media digitali in quanto tali non sono belli o brutti, giusti o sbagliati, utili o pericolosi. Il tecnodeterminismo (di qualunque segno) è solo un escamotage per guadagnare il palcoscenico.
- Se qualcuno – anche competente – ti spiega con dovizia di particolari i problemi di Internet, ti sta raccontando i suoi problemi con Internet.
- Internet è un medium in cui prevale la scrittura parlata o, ancora meglio, il pensiero trascritto. Serve una nuova sintassi.
- Gran parte degli scambi che avvengono online hanno natura fàtica, non di trasmissione di informazioni.
- È la storia, non il libro.
- The Internet does not exist: it perfectly matches the physical world, we go there as we go to the office, to a bar or as we enter our bedroom. The only real difference with respect to physical environments is that it allows us to be ubiquitous.
- On the Internet there aren’t different conversations, it’s that you listen to conversations of people very different from you.
- Online relationships are just like offline relationships: a few of them are deep, many are superficial, as many are opportunistic, mannered or false.
- Technology enables the change, it does not generate it: a person who has nothing to say or write does not become active and generous only because they may do so. Explaining the change to him again and again is like explaining a joke if one did not laugh the first time you told it.
- Technology enables the talent where it exists, it does not create it.
- Digital natives are accustomed to technology, not aware of all its potential: being amazed or disappointed that they use Facebook to comment on X-Factor rather than to make a revolution is like giving me a pole and wondering why I’m not jumping from one rooftop the other.
- The awareness of the significance of a medium (any medium) belongs to a minority of professionals. Bridging the digital divide does not mean making everyone professionals.
- In being an enabler and not the cause of the change, digital media cannot be classified as good or bad, right or wrong, useful or dangerous.
Labeling them with those attributes is just a cheap shot to win the stage. - If someone – even competent – explains in detail the issues of the Internet, they’re are just telling you about their problems with the Internet.
- The Internet is a medium in which the spoken language prevails, or even better, the transcribed thought. We need a new syntax.
- Most of the exchanges that occur online are phatic nature, no transmission of information.
- It’s about the story, not the book.
This list was posted yesterday in italian. Luca Sartoni (with Sara Rosso‘s help) republished it in english.
[…] tra testi per far emergere affinità impossibili da cogliere a occhio nudo o da un singolo nodo. Internet non esiste come mondo a sé e come mondo univoco, come già detto tante volte, ma se guardata dal di fuori con consapevolezza […]