#Luminol è stato ispirato da quattro persone che non ci sono più e da due che non esistono.
Gil Grissom perché mi ha fatto capire come usare il #Luminol anche sulle parole e sulle intenzioni, Lincoln Rhyme perché mi ha insegnato a fare la griglia prima di analizzare i fatti e a guardare la realtà attraverso gli occhi degli altri.
Marco Zamperini perché, beh in molti lo sapete perché; per tutti gli altri basti sapere che a Marco della tecnologia fregava alla fine poco, lui amava le persone e voleva cambiare il mondo. A noi rimasti tocca fare anche la sua parte.
Ada Lovelace perché lei faceva «scienza poetica»; aveva capito benissimo già nell’800 che i computer avrebbero fatto quello che gli dicevamo noi di fare ancora prima di inventarli.
Tecla Sollai perché quando Filippo mi ha detto «andiamo in Sardegna che è morta Tecla» io ho annuito pur non sapendo chi fosse. Ho imparato ad amarla negli occhi del paese che la salutava, poi ho conosciuto la sua storia e l’ho amata ancora di più: per me è il simbolo dell’Italia che può farcela da sola.
Mio fratello Marcellino perché è a lui che mi sono rivolta, lui così analogico con la sua macchina da presa, lui che ero appena riuscita a coinvolgere nelle cose che facevo, con il suo sguardo che completava così bene le mie parole.