Il racconto del viaggio, intessuto com’è di ricordi personali e di vissuti locali, è da tempo al centro della mia attenzione, per un interesse tutto mio che piano piano è diventato, come è giusto che sia, parte integrante del mio pensiero e del mio lavoro. L’idea di Pleens nasce proprio come punto di incontro tra le mie storie, le storie dei posti, le storie di chi quei posti li vive e di chi li visita e di chi non sa quali posti scegliere e poi come viverli. Storie di amori, ma non solo, sicuramente storie con una forte emozione nascosta dentro, un’emozione che il racconto aiuta a liberare e a regalare.
Il tema del racconto e del ricordo del viaggio è anche il cuore di una bellissima mostra del Mart: “Andata e ricordo. Souvenir de voyage”. In esposizione, in un certo senso, il ricordo del ricordo, il suo simbolo. Per questa mostra abbiamo realizzato con Accurat una mappa aperta alle scritture geolocalizzate e la stiamo popolando tutti insieme, soprattutto su Twitter ma anche su Facebook, sempre con #andataericordo.
Dal 22 giugno a oggi è stato possibile pubblicare sulla mappa solo con un tweet geolocalizzato, per favorire il racconto e il ricordo delle località raccontate dalle opere esposte, in una specie di mostra parallela. Un tweet geolocalizzato però impone la presenza in un posto qui e ora, impedendo a chi lo desideri di pubblicare – di mettere in mostra – ricordi lontani. Per questo da oggi per una settimana è possibile segnalarci ricordi, immagini e luoghi anche non geolocalizzati, come quello nell’immagine: biglietti di concerti, vecchie foto, cartoline, etichette di vino e di cibo, testimonianze del passato. Qualunque cosa sia per voi il ricordo di un ricordo, per iniziare a raccontare una storia che non voli via con un tweet o un check-in ma resti impigliata in una mappa, in attesa di qualcuno capace di farla sua.