Hai un negozio, chiuso. Un bar, chiuso. Un ristorante, chiuso. Un albergo, un b&b, un agriturismo, magari sei aperto ma i tuoi clienti sono chiusi in casa o alle frontiere. Sei un artigiano e non ci sono più sagre, mercatini, spiagge. Hai paura, certo, come me, come tutti i freelance e i piccoli imprenditori: niente clienti, niente pagamenti, niente futuro. È il momento peggiore, quello inimmaginabile, quello in cui non puoi fare niente, di niente, di niente. È il momento in cui i social media possono davvero fare la differenza, ma solo se li usi con, non per. È il momento di fare pratica e di usare la tua voce, quella che finora hai usato in dispensa, in cucina, al servizio del booking, della cassa, del magazzino. La voce che cambi quando parli ai clienti, io la conosco, perché è anche la mia ed esce troppo impostata. Quindi non parlo a loro, parlo a te.
Ora, pensaci: ti mancano i tuoi clienti? Daresti non so che cosa per scambiare due parole con uno di loro, anche senza vendere nulla? Fallo. Questo è la prima cosa da fare nel tuo elenco. Prendi il telefono, il computer, ma anche carta e penna e diglielo. Non hai niente da vendere, niente da perdere, quindi riempi quel vuoto e impara a fare quello che in giorni normali è più difficile: parla con le persone per cui lavori, ascoltale, prenditi cura di loro, anche a distanza.
Non sai come fare? Questa è la prima cosa da fare nel mio elenco. Seguimi, che provo a guidarti, un passo al giorno. Per ora ti suggerisco un filo conduttore, che se mi segui o hai fatto un corso con me è la storia che può unirci tutti: #VolevoSoloFarmiVivo, se hai un pubblico inglese, #JustCheckingIn.
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Mi mancate tutti #justcheckingin #iorestoacasa #italy @barbara_agave
Foto di Jill Heyer / Unsplash